Spider e cabriolet 2022

05.04.2022

Una manifestazione monotematica sulle auto a cielo aperto.

Questo fine settimana si è tenuta alla fiera di Montichiari (Bs), la prima edizione dell'esposizione spider e cabriolet. Un evento unico in Europa, una mostra monotematica dedicata al mondo delle auto a tetto ripiegabile di ogni età. 

                        Logo dell'evento.

L'automobile nasce con l'abitacolo aperto, derivata strettamente dalle carrozze. Una di queste ci accoglie nella hall, una carrozza tipo cabriolet prestata appositamente dal museo Giacobazzi di Nonantola (Mo) per questa manifestazione, un'occasione per apprendere l'evoluzione storica dell'auto. Oggi, come allora, la spider/cabriolet è utilizzata maggiormente per il tempo libero.

                                       In foto una carrozza tipo cabriolet del museo Giacobazzi di Nonantola (Mo).

Il fascino di questo tipo vetture, prima della loro potenza o del loro design, è la sensazione di libertà che un'auto chiusa non può regalare. Ogni possessore di spider/cabriolet lo sa bene, viaggiare a capote abbassata regala emozioni più coinvolgenti. Il vento tra i capelli che varia con la velocità, il sound più corposo perché meno filtrato, il contatto diretto con l'ambiente e guidare di notte a tetto abbassato con la strada quasi deserta, è un'avventura da vivere.

                                       Capote abbassata per questa fantastica Fiat Dino spider.

Nonostante il maltempo, che ci ha riportati a climi autunnali, gli appassionati non si sono tirati indietro e sono giunti numerosi fin dal venerdì per assistere a questa imperdibile manifestazione. Ricca e completa, ha ospitato una grande varietà di modelli di ogni epoca, a partire dalle oldtimer come Om, Fiat, Citroёn e Ansaldo, ecc. Per passare a vetture iconiche come la Citroёn Ds cabriolet, Porsche 911 turbo cabriolet, Fiat Dino spider, Alfa Romeo Giulietta spider, Alfa Romeo Spider (Duetto), ecc. Fino alle immancabili youngtimer che hanno fatto infiammare i più giovani, come me: Lotus Elise s1, Daihatsu Copen, Bmw Z1 e Z3, Mazda Mx5 (Nb) ecc. Non potevano mancare anche le super car più moderne come alcune Ferrari, Porsche e Corvette. 

                                       Lotus Elise S1 della Scuderia Tazio Nuvolari. 

Alcune di queste auto erano anche in vendita, come nelle più affermate manifestazioni fieristiche di settore. Oltre alle stupende decapottabili di ogni forma e colore, nel padiglione i visitatori potevano essere incuriositi dalla presenza di alcuni stand di libri a tema, di modellismo e di gadget per la propria amata a quattro ruote. Gli organizzatori non si sono fermati qui, con l'aiuto club hrc fascia d'oro di Montichiari, hanno proposto delle brevi interviste a personaggi di spicco del mondo dell'auto storica. Da G.Minardi costruttore faentino, a Mario Righini noto collezionista bolognese e E. Prignacca presidente dell'Hrc fascia d'oro intervistati dal giornalista M.Simoni, alla quale ho assistito e dove ho potuto apprezzare la passione ardente dei protagonisti per le loro amate auto in particolare le Alfa Romeo. 

Da sinistra il collezionista M. Righini, al centro il giornalista M.Simoni, a destra nella poltrona il presidente del hrc fascia d'oro di Montichiari E. Prignacca. 

L'Ing. Mario Forghieri, che ha presentato il suo ultimo libro "la Ferrari nel cuore", purtroppo non ha potuto essere presente in fiera per un problema, ma l'intervista a cura di D. Buzzonetti, è stata fatta ugualmente online (questi ultimi terribili anni, ci hanno insegnato ad essere più flessibili, anche grazie alle nuove tecnologie digitali). A concludere questo spazio, c'è stata la presentazione del libro di I. Scelsa "Alfa Romeo Gtv e Spider" a cura di G. Nada editore. Nella giornata di domenica si sono tenute le ultime interviste: la prima condotta da M. Battaglia a N. Luzzago proprietario della nota concessionaria bresciana di auto storiche, la seconda dedicata alla scuderia Tazio Nuvolari dove si è ricordato Cesare De Agostini. Per concludere c'è stato spazio anche per una sfilata di alta moda a cura di Creative Lab di P. Argilli.

Una prima edizione entusiasmante, un evento così particolare merita d'essere riproposto. Magari coinvolgendo anche i proprietari con un'esposizione più ampia dei mezzi. 

Testo e foto di: Richiedei Fabio.


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