Personaggi: uomini e donne legati al mondo dell’auto. G.Puccini
Nella prima edizione di questo ampissimo argomento, vi voglio raccontare la passione sconosciuta (ai più) per le automobili di Giacomo Puccini.
Giacomo Puccini (Lucca 22/12/1858-Bruxelles 29/11/1924) è conosciuto a livello mondiale per le sue opere e per la sua musica. Tra i suoi più grandi successi ci sono: Manon Lescaut, la Bohème, Tosca, Madama Butterfly e la Tourandot (opera incompiuta).
In foto Giacomo Puccini
Breve Biografia:
Giacomo sestogenito di nove figli, era figlio d'arte in quanto da quattro generazioni i Puccini erano maestri di musica della prestigiosa cappella palatina della repubblica di Lucca. Il padre stimato professore di composizione (presso l'istituto musicale Pacini), muore quando Giacomo aveva solo cinque anni. La famiglia si ritrova così in condizioni di ristrettezza economica, il giovane Giacomo venne quindi affidato allo zio materno. Lo zio però lo considerava un allievo non dotato, poco disciplinato e senza talento. Nonostante ciò, Giacomo apprese l'uso della tastiera e del canto corale.
I suoi studi proseguirono con successo,
a 14 anni iniziò a contribuire alla famiglia suonando l'organo in varie chiese.
Nel 1876 assistette all'allestimento dell'Aida di G. Verdi, evento che si
rilevò decisivo per la sua carriera. Nel 1883 terminò gli studi a Milano, i
suoi primi veri successi arrivarono con Manon Lescaut, messa in scena nel 1889.
Il suo lavoro proseguì con la Bohème del 1896, la Tosca del 1900, Madama Butterfly
1904, la fanciulla del west 1909, e la Tourandot del 1926 (opera postuma).
Puccini accanito fumatore si ammalò di tumore alla gola, nel 1924 si sottopose
ad un intervento, ma dopo pochi giorni morì.
Le passioni di Giacomo Puccini:
Con i suoi primi successi ottenuti riuscì prima a dare una vita agiata alla sua famiglia, in seguito riuscì a soddisfare i suoi desideri e le sue passioni. Come i suoi contemporanei era affascinato dalle nuove tecnologie del tempo: Cinema, fotografia, imbarcazioni, treni, aerei, motociclette, biciclette e automobili. Agli inizi del '900 si trasferì a Riva al Lago sulle sponde del lago di Massaciuccoli tra Pisa e Viareggio, affascinato dalla natura e dalle innumerevoli fonti d'ispirazione. I suoi acquisti iniziarono con un bicicletto Humbert (come allora si chiamava la bicicletta), per smaltire la sua pancia 😊.
Nel
1901 acquistò una lancia a motore (imbarcazione), per poi passare al motoscafo
Ricochet e al costoso yacht chiamato Cho Cho San (come la protagonista della
sua opera Madama Butterfly). Nello stesso anno comprò per 3.800 lire la sua
prima auto, una De Dion Buton 5hp, seguita poi dalla Clement Bayard.
Nella foto una De Dion Buton 5hp del 1901.
Con quest'ultima
ebbe un incidente il 25 febbraio 1909, al volante c'era il suo fedele autista
G. Barsuglia. Il compositore si ruppe una gamba, mentre la sua famiglia e
l'autista rimasero, per fortuna, illesi. Pur essendo un fanatico della
velocità, preferì affidarsi al suo autista/meccanico per i vari spostamenti.
Nonostante questo, ricevette spesso multe per eccesso di velocità.
Il suo garage si ampliò con:
Sizaire
Nadin bianca (1905), Ansaldo Pf-1va (1906), Isotta Fraschini An 20/30hp (1909),
Fiat 40/60hp (1909), Fiat Tipo 1 (1911), Fiat 509 (1919), Fiat 501 (1919),
Lancia Trikappa (8 cilindri per una velocità massima di 130 km/h, una vera auto
di lusso del 1922) con la quale compì un viaggio in Europa, Itala e Lancia
Lambda (1924).
In foto una Lancia Lambda del 1924.
Da amante dei viaggi Puccini nel 1922 noleggiò, a Parigi, una Citroën 5cv Torpedo con cui raggiunse la costa della Normandia. La sua passione per i motori spinse il famoso compositore a chiedere direttamente a Vincenzo Lancia una vettura speciale, in grado di portarlo sui terreni dissestati dove praticava la caccia. Venne così realizzato il primo "fuoristrada" costruito in Italia, l'auto era dotata di telaio rinforzato, ruote artigliate ed enormi fanali. Tale capriccio gli costò ben 35.000 lire!
Il suo ultimo viaggio lo compì a bordo della Lancia Lambda, auto apprezzatissima dal musicista in quanto dotata di una guida modernissima! La sua Lambda lo portò alla stazione di Pisa dove prese il treno per Bruxelles.
Bibliografia:
Articoli sull'argomento: wikipedia.it, gazzetta.it/motori, periodicodaily.com
Immagini: Puccini (wikipedia.it), De Dion Buton (bonhams.com), Lancia Lambda (hagerty.co.uk)
Di Richiedei Fabio.