L'evoluzione dalle carrozze alle auto.

14.02.2020

Perché un automobile ancora oggi viene chiamata coupè, spider, berlina, ecc, a seconda della sua forma o dimensione? Questa domanda banale e scontata non ci pone la questione da dove derivino questi nomi, dati alle auto a seconda della loro forma. Ad esempio; perché un auto a due posti con tetto retrattile in tela (o rigido) è chiamata spider (ragno in inglese)? Perché un auto dovrebbe chiamarsi ragno? Quale nesso ci può essere tra l'aracnide e un auto? La differenza tra le due cose è abissale. Vediamo ora di scoprire questo e altri interessanti aspetti delle carrozzeria delle auto. 

Fin dall'antichità l'uomo trasportava persone e merci grazie ai carri trainati da cavalli (o altri quadrupedi). Nel 1500 si comiciò a diffondere l'utilizzo di carrozze, ma è solo dalla metà del XVI secolo che questo nuovo mezzo di trasporto si diffuse tra i ceti più nobili. Nel 1670 grazie all'invenzione di un architetto piemontese Filippo Di Chiese, nacque la carrozza con abitacolo chiuso. L'architetto lavorava a Postdam nei pressi di Berlino, per il principe elettore Federico Guglielmo di Brandeburgo, il quale gli commissionò tale carrozza che, in seguito, prese il nome di berlina in omaggio alla vicina città tedesca. La nuova carrozza divenne presto molto popolare tra le corti di tutta Europa e si diffuse ampiamente anche a tutta l'aristocrazia. Dalla carrozza berlina si svilupparono diverse varianti, tra cui la coupè (o berlinetta), la cabriolet, la spider, ecc. Inizialmente queste carrozze erano riservate solo ai nobili e potenti, ma con il passare del tempo tali mezzi di trasporto si diffusero anche tra l'alta borghesia e non solo.

                                                             Nell'immagine una carrozza Berlina.

Si pensi che alla fine del 1600 a Milano circolavano oltre 1.600 berline. Questo spinse le autorità locali a emanare i primi regolamenti stradali. Chi non poteva permettersi una carrozza propria poteva usufruire tramite un compenso di una vettura pubblica Brougham (antenato del taxi, inizialmente in uso a Londra e Parigi) o di un Omnibus (carrozze di grandi dimensioni in grado di trasportare anche più di 10 persone, un antenato del bus). Questo tipo di carrozze sono divenute famose anche grazie prima alla letteratura ottocentesca inglese e non solo, successivamente grazie alle rappresentazioni cinematografiche/televisive di questi capolavori (un esempio sono i sceneggati narranti le vicende di Sherlock Holmes e del fido Watson). Da notare che nel Regno Unito le vetture di piazza (taxi) venivano chiamate Cab, dalla abbreviazione di cabriolet. Infatti agli inizi del XIX Secolo i taxi londinesi erano carrozze prevalentemente di tipo cabriolet, successivamente si adottarono anche carrozze di tipo Brougham.

Tutt'oggi i taxi londinesi sono denominati black cab.

                             Ecco un immagine di una carrozza Brougham, adibita a servizio pubblico.

Quasi tutte le carrozze avevano un abitacolo chiuso (o semi chiuso) e separato adibito al trasporto di persone. Il cocchiere era posizionato all'esterno della carrozza, solitamente non aveva alcuna protezione da agenti esterni, in alcuni casi era provvisto di un piccolo tetto in tela. Quando a fine dell'800 videro la luce i primi motori a combustione, questi vennero montati sulle carrozze. Dopo qualche tentativo si raggiunse una quasi perfetta unione del vecchio sistema costruttivo delle carrozze, e l'installazione del motore a combustione o elettrico (se avete letto bene) al posto della trazione animale. I motori utilizzati vennero collocati in prossimità dell'abitacolo delle carrozze. Il passo successivo riguardò i costruttori di carrozze, che presto si adeguarono alla nuova moda. Questi ultimi avevano già dimestichezza con le richieste di personalizzazione dei facoltosi clienti, con l'avvento della prima motorizzazione si ebbe un evoluzione che unì il mondo della meccanica in piena espansione con il lavoro del costruttore di carrozze. Tale collaborazione durò poco perchè già agli inizi del '900 negli Stati Uniti venne ideato un processo produttivo destinato a cambiare la storia dell'industria, la catena di montaggio. La Ford lanciò sul mercato nel 1908 la Model T (prima auto costruita in serie), decretando un nuovo stile, che però si rifaceva ancora al modo delle carrozze. In questo periodo l'auto si affermò definitivamente come mezzo di trasporto valido, in grado di accorciare lo spazio e il tempo. I produttori di carrozze, furono costretti a chiudere oppure ad adeguarsi alla produzione delle carrozzerie per le nuove vetture. Un esempio di questo cambiamento fu la carrozzeria Castagna di Milano. Questa venne fondata nel 1849 e restò in attività fino al 1954, agli inizi del XX Secolo si vide costretta a mutare il proprio business da costruttore di carrozze a carrozzeria vera e propria. Nel 1905 venne commissionata dalla Regina Margherita di Savoia una Fiat 24-32 hp con carrozzeria double pheton. Il compito della carrozzerie era quello di offrire alla propria clientela, quello che già avveniva per le carrozze nell'800, ovvero la personalizzazione delle vetture, secondo le necessità del committente. In Italia questa attività prese piede molto velocemente, soprattutto nelle città di Torino e Milano. L'evoluzione delle carrozze in automobili, non subì un drastico cambiamento nel design. Il cambiamento fu piuttosto graduale fino alla prima decade del '900. Poi il design delle vetture prese una direzione che si distaccò totalmente dalle carrozze, pur mantenendo i volumi caratteristici, che tutt'oggi caratterizzano le auto. 

Ora vediamo i principali tipi di carrozze e quale configurazione avevano:


Berlina: Come abbiamo letto nel testo sopra questa fu una delle prime carrozze a quattro ruote, con abitacolo chiuso e riservato ai passeggeri. Questo tipo di carrozza era riservato all'aristocrazia e ai regnanti, solitamente utilizzata per parate di rappresentanza. Oggi indica un tipo di vettura comune a due o tre volumi. (Vedi prima immagine dell'articolo).


Coupè: La carrozza coupè riprendeva le sembianze della berlina, ma come dice il nome era tagliata al posteriore. Questa carrozza era destinata allo svago dei nobili, era una carrozza da passeggio a quattro ruote con un solo posto caratteristica della Francia del XVI° Secolo. Oggi indica un'auto sportiva anche con prestazioni rilevanti.


                                                      Nell'immagine una carrozza in versione Coupè.

Cabriolet: Carrozza leggera inizialmente a due ruote, con abitacolo aperto ma richiudibile con un tetto in tela. Comparve nel XIX Sec, in Francia. Tale tipo di carrozza venne anche realizzato con quattro ruote e la possibilità d essere trainata da due cavalli. Quest'ultimo tipo di carrozza (con quattro ruote) venne anche utilizzato come servizio pubblico. Oggi indica una vettura con tetto retrattile in tela o rigido a quattro posti.


                                                Ecco un illustrazione di una carrozza Cabriolet.

Spider (o roadster): piccola carrozza leggera a due posti, con tetto ripiegabile a mantice destinata ad un pubblico ristretto. Quasta carrozza aveva delle ruote molto grandi rispetto al corpo vettura, da qui il nome spider (ragno). Veniva utilizzata per svago dai nobili come succedeva per la coupè. Oggi indica una vettura con tetto ripiegabile in tela o rigido a due posti secchi (o 2+2), con prestazioni anche rilevanti.


                                                         Qui sopra una foto di una carrozza Spider. 

Phaeton: Tipo di carrozza sportiva aperta e con quattro grandi ruote e corpo vettura piccolo. Poteva essere trainata anche da due cavalli quindi molto veloce. In uso a persone di rilievo, nobile e regnanti. Veniva utilizzata per cerimonie esclusive dell'alta società. Questo tipo di carrozza venne sviluppata in seguito anche come automobile, ma al giorno d'oggi questo tipo di carrozzeria non è più in uso.  

                                                           Ecco un immagine di una carrozza Phaeton.

Double Phaeton: Come suggerisce il nome questo tipo di carrozza era il doppio di una Pheton. Il corpo vetture era più grande, poteva ospitare dalle 4 alle 6 persone e più oltre al cocchiere. Questo la rese più pesante, ma con un abitabilità migliore. Era solitamente priva di tetto, e per accedere all'abitacolo era necessario aprire delle piccole portiere. Tale tipo di carrozza fu tra i primi ad essere trasformato in un automobile. Anche questo tipo di carrozza era prevalentemente destinato alla nobiltà e venne convertita in automobile. Oggi però questo tipo di carrozzeria non è più in uso.


Brougham: Questo tipo di carrozza deve il suo nome dal barone Henry Peter Brougham, politico e avvocato dello scacchiere (1778-1868). Stufo della sua ingombrante carrozza coupè de ville (tipo di coupè), per gli spostamenti cittadini progettò nel 1838 un nuovo tipo di carrozza la Brougham. La vettura aveva un abitacolo chiuso che permetteva agli occupanti una conversazione in totale privacy. All'esterno era collocato il cocchiere, questo tipo di carrozza oltre ad essere più maneggevole in città era dotata di un solo attacco per il cavallo. Il nuovo tipo di carrozza venne presto adottata anche per il trasporto pubblico. Come per le precedenti venne convertita in automobile, ad oggi però questo tipo di carrozzeria non è più in uso.



                                                       Qui un disegno di una carrozza Brougham.

Landau: Era un tipo di carrozza a più posti disposti in verticale rispetto al senso di marcia, il cocchiere era collocato ad un altezza maggiore in posizione anteriore. Poteva essere trainata anche da due pariglie di cavalli, ed il suo nome deriva dalla città tedesca di Landau in der Pflaz, dove venne realizzata. Era anche utilizzata come vettura pubblica. Le prime automobili utilizzavano anche questo tipo di carrozzeria ed erano riservate all'alta società in quanto l'autista era separato dall'abitacolo dove prendevano posto i passeggeri. Oggi questo tipo di carrozzeria non è più in uso.  

                                                        Ecco un immagine di una carrozza Landau.

Landaulet (o landaulette): Carrozza molto simile alla Landau da cui deriva, questa aveva dimensioni più contenute. A differenza della Landau la Landaulet aveva l'abitacolo decapottabile, mentre il cocchiere aveva una copertura fissa. Questo tipo di carrozzeria fu poi utilizzata anche per le auto. In particolare questo tipo di carrozzeria è noto soprattutto per le parate di importanti regnanti, presidenti e papa mobile.


Giardiniera: Era una carrozza adibita al trasporto promiscuo di contadini e merce. Questo tipo di carro era utilizzato per trasportare merci e persone dalla campagna alle zone di mercato, una sorta di antico veicolo commerciale. Tale carrozza era aperta e con sedili laterali. Tale denominazione venne poi ripesa in ambito automobilistico per definire auto station wagon o famigliari con ampio vano di carico, destinato anche alle merci.


Ad oggi non tutte questi tipi di carrozze sono arrivate a noi come carrozzerie di auto, ma tutte hanno contribuito nell'evoluzione dell'automobile. Oggi sono rimaste solo cinque tipi di carrozzerie: berlina, coupè, spider, cabriolet e giardiniera (sw).


Fabio Richiedei.

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